Per parlare di cibo in scatola è necessario premettere un paio di argomenti: la storia del barattolo di latta e dell’apriscatole e l’applicazione all’invenzione di tecniche di sterilizzazione.
Peter Durand, un commerciante britannico, rivoluzionò la conservazione degli alimenti con il suo brevetto sul barattolo di latta nel 1810. Nel 1813, John Hall e Bryan Dorkin aprirono la prima fabbrica di inscatolamento in Inghilterra. Nel 1846, Henry Evans inventò una macchina capace di produrre i barattoli di latta ad una media di sessanta all’ora. Un aumento signifi cativo rispetto alla media precedente di soltanto sei all’ora. Nel 1869, un florido commerciante di frutta chiamato Joseph Campbell e un costruttore di frigoriferi chiamato Abraham Anderson strinsero accordi a Camden, in New-Jersey, per creare un business che un giorno sarebbe diventato uno dei più riconosciuti nel mondo delle conserve: Campbell Soup Company. Originariamente chiamata Joseph A. Campbell Preserve Company, il business produceva pomodori, verdure, gelatine, minestre, condimenti e carni tritate tutto in scatola. Nel 1897 John T. Dorrance, un chimico che aveva fatto esperienza in Europa, lasciò molto presto un segno nella storia con l’invenzione della minestra condensata nel 1897. Eliminando l’acqua nella minestra in scatola, abbassò i costi per l’imballaggio, la spedizione e l’immagazzinamento. Ciò permise di offrire un barattolo da 10 once di minestra condensata Campbell al costo di dieci centesimi di dollaro, contro più di 30 centesimi per il tipico barattolo da 32 once di minestra. L’idea diventò così apprezzata dagli Americani che nel 1922, l’azienda adottò formalmente la parola “soup” da mettere al centro della denominazione dell’azienda. Anche un futuro presidente degli Stati Uniti fù tra i testimonial del prodotto e il modo in cui questi prodotti sono stati commercializzati è radicato nella storia americana. Celebrità come Ronald Reagan, Johnny Carson, Jimmy Stewart, Orson Welles, Helen Hayes, Donna Reed, Robin Leach, George Burns e Gracie Allen hanno fatto da testimonial per vari prodotti della Campbell. Un secolo dopo la sua nascita il prodotto diviene simbolo della pop-art grazie all’intervento di Andy Wharol del 1967 e viene conosciuto a livello mondiale.

La tecnica di produzione conferisce al prodotto qualità elevata in termini igienico/sanitari e di durata del prodotto ma contestualmente ed inevitabilmente livella verso il basso rispetto ad un prodotto fresco le qualità organolettiche.

Caratteristica peculiare del prodotto è la lunga shelf life, garantita grazie alle tecniche di appertizzazione, processo per la conservazione degli alimenti. Il metodo prende il nome da Nicolas Appert, un produttore di conserve alimentari francese che lo perfezionò nel 1795. Esso consiste nel porre l’alimento da conservare in un recipiente ermetico, che poi viene portato a temperatura elevata in modo da distruggere i microorganismi contaminanti. Poiché il rischio di botulismo è particolarmente alto, il contenuto deve raggiungere temperature molto alte (generalmente da 110 a 120 °C) per tempi prolungati. I contenuti di Food Design si evincono nell’approccio relativo all’applicazione del brevetto unito alle tecnologie di sterilizzazione alimentare, unendo quindi ricerca ingegneristica e tecnologica sui materiali metallici alla biologia e alla fi sica che il processo ha potuto compiersi.
Questo è inequivocabilmente un processo di Design.